domenica 28 novembre 2010

mercoledì 24 novembre 2010

Amo questa passeggiata...


E il particolare rapporto tra civiltà e natura a Torino:
tale che un rinverdire di foglie nei corsi, un luccichio sul Po, la cordiale vicinanza della collina, bastano a riaprire di colpo il cuore a paesaggi non dimenticati, a riporre l'uomo a confronto col mondo naturale più vasto, a ridare - a farla breve - il sapore d'esser vivo.
Italo Calvino

lunedì 22 novembre 2010

mercoledì 17 novembre 2010

La panchina a novembre

Davanti al 40 di Viale Gorizia c'era una panchina: Giulia mi disse di aspettarla, ed entrò nel portone come un vento. Io mi sedetti ed attesi, lasciando via libera al corso dei miei pensieri, sgangherato e doloroso. Pensavo che avrei dovuto essere meno gentiluomo, anzi, meno inibito e sciocco, e che per tutta la vita avrei rimpianto che fra me e lei non ci fosse stato altro che qualche ricordo scolastico e aziendale; e che forse non era troppo tardi, che forse il no di quei genitori da operetta sarebbe stato irremovibile, che Giulia sarebbe scesa in lacrime, e io avrei potuto consolarla; e che queste erano speranze nefande, un approfittare scellerato delle disgrazie altrui. E finalmente, come un naufrago che è stanco di dibattersi e si lascia colare a picco, ricadevo in quello che era il mio pensiero dominante di quegli anni: che il fidanzato esistente, e le leggi della separazione, non erano che alibi insulsi, e che la mia incapacità di avvicinare una donna era una condanna senza appello, che mi avrebbe accompagnato fino alla morte, restringendomi ad una vita avvelenata dalle invidie e dai desideri astratti, sterile e senza scopo.
Giulia uscì dopo due ore, anzi, eruppe dal portone come un proiettile da un obice. Non occorreva farle domande per capire come era andata: - Li ho fatti diventare alti così, - mi disse, tutta rossa in viso e ancora ansimante. Feci il mio miglior sforzo per congratularmi con lei in modo credibile, ma a Giulia non si possono far credere cose che non si pensano, né nascondere cose che si pensano. Ora che era sollevata dal suo peso, e allegra di vittoria, mi guardò dritto negli occhi, vi scorse la nube, e mi chiese: - A cosa stavi pensando?
- Al fosforo, - risposi.

Primo Levi, Il sistema periodico (Fosforo)